Collagene e osteoporosi

Il collagene è utile per l'osteoporosi?

03 Ottobre 2024

Il collagene è uno dei principali componenti dell’organismo. Ne impregna i liquidi, le cellule, gli organi e gli apparati, assumendo svariate forme e funzioni . È elastico nella cute, duro nelle unghie, flessibile nei capelli, fluido nelle mucose e secrezioni.
I peptidi di collagene e in particolare il collagene idrolizzato, sono un tipo di collagene animale scomposto in una forma più digeribile e facilmente assimilabile.
Ricavato dalla cartilagine e da altri tessuti connettivi animali, questo tipo di integratore è ottenuto attraverso l'idrolisi, un processo che rende le molecole della proteina più piccole e leggere e, di conseguenza, maggiormente assimilabili a livello intestinale.
Il collagene idrolizzato contiene 20 aminoacidi presenti anche in altre proteine animali e vegetali, ma in rapporti diversi. Per esempio, la glicina e la prolina sono contenute nel collagene e nel suo idrolizzato in quantità 10-20 volte superiori ad altre proteine. Ne deriva che, per ingerire la stessa quantità di glicina contenuta in 10 grammi di collagene, occorrerebbero 2,8 litri di latte o 160 grammi di carne. Nel caso della prolina, ad esempio, le quantità sono dell’ordine di mezzo litro e di 100 grammi.
Il collagene svolge un ruolo importante nella massa ossea.
L'integrazione di collagene può aiutare a migliorare la densità della massa ossea e rallentare l'osteoporosi.
Dopo i 50 anni una donna su tre e un uomo su cinque sono destinati a subire delle fratture a causa della fragilità ossea, solo in Italia l'osteoporosi interessa circa 5 milioni di persone, numero destinato ad aumentare poiché legato al progressivo invecchiamento della popolazione.
L'osteoporosi è una patologia principalmente femminile e che riguarda soprattutto le donne in post menopausa a causa del calo di produzione di estrogeni, fondamentali per la salute ossea. In menopausa la produzione di estrogeni cala con una conseguente progressiva perdita di massa ossea. Questo fenomeno è evidente già qualche anno prima della menopausa, poi nei primi anni post menopausali si verifica una perdita di massa ossea annuale che va dal 2 al 5% della densità minerale ossea (BMD) misurata. L'osteoporosi in post menopausa si può manifestare con dolori ossei, mal di schiena, cifosi diminuzione dell'altezza e diventare causa di fratture.
osteoporosi L’osteoporosi è in genere dovuta a:
     • l’età avanzata,
     • la predisposizione genetica,
     • i tumori,
     • malattie come la cirrosi epatica e l’artrite reumatoide, l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo, l’iperparatiroidismo e l’ipoparatiroidismo,
     • i cortisonici e altri medicinali,
     • il fumo, l’abuso di alcol e di altre sostanze d’abuso, il ridotto esercizio fisico e la malnutrizione.

Il collagene può giovare alle persone affette da osteoporosi

Uno studio del 2018 ha esaminato gli effetti di specifici peptidi di collagene sulla salute delle ossa in 131 persone in postmenopausa con ridotta densità minerale ossea.
I ricercatori hanno misurato gli effetti dell'assunzione di 5 grammi (g) di peptidi di collagene al giorno per 12 mesi, rispetto a un placebo. Hanno esaminato i cambiamenti nella densità minerale ossea nel collo del femore, che è l'area in cui il femore si unisce all'osso dell'anca e alla colonna vertebrale.
I risultati hanno mostrato che i peptidi di collagene hanno aumentato la densità minerale ossea e migliorato i marcatori ossei, indicando una riduzione della perdita di tessuto osseo e un incremento nella sua formazione.
I partecipanti inoltre non hanno subito fratture durante il periodo di 4 anni.

Ma come funziona il collagene?

Il collagene è una proteina prodotta naturalmente dall'organismo. È un costituente essenziale di molti apparati corporei. Con l'avanzare dell'età, la capacità del corpo di produrre collagene diminuisce di circa l'1-1,5% all'anno.
I peptidi di collagene sembrano supportare la salute delle ossa, dal momento che il collagene è un componente essenziale e fornisce un supporto alla mineralizzazione, che è il processo che rafforza, indurisce le ossa aumentandone la densità.
I peptidi di collagene possono anche influenzare positivamente la cartilagine, i tendini e i legamenti, perché può stimolare la produzione di elastina e di alcuni tipi di collagene.
Svolge inoltre un ruolo fondamentale nello sviluppo osseo, aiutando a sostenere i processi che consentono la formazione di osteoblasti, cellule necessarie per la crescita ossea.

Come assumere il collagene?

Gli integratoi di collagene sono disponibili in polvere, capsule e compresse.
La forma più efficace è il collagene idrolizzato.
Esistono molti tipi di collagene, ma il Tipo 1 e il Tipo 10 sono i più comuni nelle ossa, nei tendini e nei legamenti mentre il Tipo 2 è presente nella cartilagine.
La dose più sicura ed efficace di integrazione di collagene varia tra 2,5 g e 15 g al giorno.
Il tempo che intercorre tra l'inizio dell'assunzione regolare e la percezione degli effetti positivi dipende dall'età del soggetto e dalla sua condizione di salute.
Generalmente è possibile riscontrare una differenza già tra il 2° e il 3° mese dopo l'inizio dell'utilizzo regolare dell'integratore.
Il collagene è generalmente sicuro e ben tollerato.

Trattamenti per l'osteoporosi

L’integrazione di collagene non è ovviamente l’unico metodo per rallentare l’osteoporosi. Una strategia completa deve incorporare cambiamenti nello stile di vita, tra cui:
     • mangiare molta frutta e verdura
     • seguire una dieta equilibrata e nutriente con contenuto calorico sufficiente per l'età, l'altezza e il peso di una persona
     • assumere abbastanza calcio, vitamina D e proteine
     • fare esercizio fisico regolare, compreso l'allenamento di forza e resistenza, ma evitare l'esercizio ad alto impatto
     • evitare il fumo e il fumo passivo
     • bere alcolici con moderazione
     • partecipare a eventuali controlli medici regolari
osteoporosi ed età In particolare durante l'infanzia e l'età adulta, l'esercizio fisico può aiutare a rafforzare le ossa. L'allenamento della forza e della resistenza può essere particolarmente efficace.
Negli anziani, l'esercizio fisico può aiutare a migliorare l'equilibrio, la mobilità e la funzionalità motoria e contribuire a ridurre il rischio di cadute.

Gli interventi farmacologici prevedono in prima battuta i bifosfonati, tipicamente rappresentati dagli acidi alendronico, etidronico, clodronico e zoledronico.
Essi induriscono l’osso e riducono significativamente il rischio di fratture, ma non contribuiscono alla composizione e al funzionamento delle ossa, con le incognite e i rischi che ne derivano. Per esempio, induriscono eccessivamente l’osso esponendolo, in caso di fratture, alla frantumazione.
In sostanza, l’approccio farmacologico è prezioso, ma non fornisce una risposta pienamente soddisfacente al problema dell’osteoporosi.
Anche l'assunzione di calcio e vitamina D a sufficienza è importante per sostenere la salute delle ossa. Tuttavia l'integrazione con entrambi non ha dimostrato una riduzione significativa del rischio di fratture.

L'osteoporosi è largamente diagnosticabile, può e deve essere trattata, ma soprattutto può essere evitata con adeguate misure di prevenzione. Prevenzione che oltre ai regolari esami clinici di controllo, si traduce in corretti stili di vita e alimentari da adottare fin dalla giovane età.
L'integrazione di collagene può rivelarsi comunque uno strumento utile per prevenire la perdita di massa ossea.